Paolo Fuligni, uscito tra i primi dalla prima facoltà di Psicologia
aperta in Italia - a Roma - ha accumulato oltre 40 anni di professione.
Ha lavorato nella sanità pubblica per molti anni - tossicodipendenze e
consultori – per poi dedicarsi esclusivamente alla libera professione
come psicoterapeuta nei suoi studi di Livorno, Piombino e Cecina.
Il training autogeno è una tecnica di rilassamento mente-corpo che può essere di ottimo sostegno in momenti di difficoltà. È di particolare aiuto in situazioni di ansia e stress nelle quali si generano molteplici alterazioni a livello sia emotivo che somatico. È, appunto, una tecnica che consiste in precisi percorsi per l’apprendimento e di appositi esercizi da ripetere fino alla completa acquisizione.
Il training autogeno è un metodo di auto-rilassamento; ciò significa che chiunque lo impari poi lo potrà gestire in maniera autonoma praticamente in qualsiasi situazione e luogo. Ciò conferisce a chi lo apprende l’opportunità di avere una sorta di “asso nella manica” da utilizzare in totale autonomia, senza il bisogno di aiuto da parte di nessuno. Per imparare ed utilizzare la tecnica del training autogeno ci vogliono non più di trenta/quaranta giorni e sarà poi necessario continuare a praticare l'esercizio, una volta terminato il training di base, per mantenerne l'efficacia nel tempo.
Questo metodo – ormai ultrasettantenne - è stato introdotto per la prima volta da Johannes Heinrich Schultz, neuropsichiatra tedesco, e potrebbe essere definito come un cugino minore della meditazione e dell'ipnosi.
Il training autogeno è uno strumento estremamente semplice e versatile,
utile in una grande varietà di situazioni problematiche.
In particolare
risulta di grande aiuto nei malesseri caratterizzati da ansia e stress in
cui consente di esercitare un valido controllo atto a prevenire
l’acutizzarsi di questo tipo di reazioni che, diversamente, possono sfociare
in attacchi di panico e/o in altre manifestazioni somatiche disturbanti.
È inoltre indicato per combattere l'insonnia e la maggior parte di quei
disturbi in cui l’aspetto psicosomatico risulta particolarmente rilevante.
Si dimostra anche molto efficace come coadiuvante nel trattamento di fobie
specifiche come la paura di volare o di
viaggiare in autostrada e nelle gallerie.
Altro abituale ambito di
applicazione di questa tecnica è il settore dello sport; viene infatti
comunemente utilizzata per facilitare la concentrazione e il controllo della
tensione alla vigilia di importanti prove sportive.
©2019 Paolo Fuligni - Psicologo Livorno - Cecina
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