Paolo Fuligni, uscito tra i primi dalla prima facoltà di
Psicologia aperta in Italia - a Roma - ha accumulato oltre 40 anni di
professione. Ha lavorato nella sanità pubblica per molti anni -
tossicodipendenze e consultori – per poi dedicarsi esclusivamente alla
libera professione come psicoterapeuta nei suoi studi di Livorno,
Piombino e Cecina.
Mi sembra particolarmente utile illustrare, a chi ancora non la
conoscesse proprio bene, la professione dello psicologo in tutti i suoi
diversi risvolti e potenzialità.
Innanzitutto la psicologia non deve
essere confusa con la psichiatria e nemmeno con la psicoanalisi, discipline
simili nel nome ma assai diverse nella sostanza .
Di conseguenza lo
psicologo non è "il dottore dei matti" e nemmeno lo "strizzacervelli".
Lo psicologo è in primo luogo un consulente, appositamente formato, per quelle situazioni della vita che generano problemi e/o difficoltà: la coppia, il lavoro, i figli, lo stress, i soldi, l'altro sesso, la timidezza, l'autostima, la leadership, l'apprendimento, l'orientamento, e tutte le scelte veramente importanti.
Ovviamente si sente dire che "una volta" – o magari "ai miei tempi"- non c'era bisogno dello psicologo; questo è abbastanza vero. Erano magari altri tempi che non definiremo affatto "più facili", ma sicuramente “più semplici”.
La società cambia divenendo fatalmente sempre più complessa; mai più semplice. E gli ultimi 30 anni hanno fatto registrare una serie di cambiamenti, nelle società industrializzate, che tanti e tali non se ne erano visti dalla rivoluzione francese all’introduzione del computer nelle nostre case.
Possibile pensare che sia così facile ed indolore, per la nostra mente, adattarsi senza disagi a questa continuo flusso di assolute novità?
Possibile capire e digerire bene l’incessante crescita della tecnologia e tutti i cambiamenti – della società, dell'economia, del lavoro, dei consumi, delle relazioni - che questa introduce nel nostro stile di vita, nelle nostre case, nel nostro quotidiano?
Ammettiamolo, la vita oggi risulta incredibilmente più complicata e difficile di come hanno creduto di insegnarcela da bambini e spesso – molto spesso - capita di trovarsi in difficoltà.
Qualcuno con cui confrontarsi e discutere – qualcuno specificamente
preparato per questo – può talvolta fare veramente comodo.
Se poi i
disagi sono troppi e durano troppo a lungo diventando veri e propri disturbi
della sfera psichica, si renderà probabilmente necessario il ricorso allo
psicoterapeuta. E quest’altro – mi direte - chi è? È uno specialista –
psicologo o medico – che si occupa appunto dei disturbi psichici.
Attacchi di panico, disturbo ossessivo compulsivo, ansia e depressione, burn-out lavorativo, ipocondria e fobie diverse, disfunzioni sessuali non organiche, bulimia ed anoressia, per fare degli esempi, necessitano dell'intervento del terapeuta.
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